Terre Verdi
Dopo quasi vent’anni di lavori, il restauro della Corte Pallavicina è finalmente terminato. La famiglia proprietaria ha affrontato un percorso lungo e difficile, spinta dall’eredità del bisnonno, che arrivò qui dal podere Piantador del Maestro Giuseppe Verdi. Da mezzadro divenne affittuario, avviando con i figli la gestione del grande podere nella golena del Po. Con passione e competenza, la famiglia allevava animali, coltivava i campi, produceva salumi secondo tradizione e intraprendeva nuove attività come lo sgombero neve, il traghetto sul Po e la produzione di blocchi di cemento.
Quando nel 1990 la famiglia riuscì ad acquistare la Corte, l’edificio era ormai in rovina. L’ultimo grande restauro risaliva al 1550; nel tempo, la duchessa Maria Luigia vi aveva insediato i Dragoni e, dall’Ottocento, la struttura era stata suddivisa e utilizzata da contadini e artigiani. Il Po, cambiando corso, l’aveva spesso invasa, lasciandola quasi abbandonata.
Con pazienza, rispetto e dedizione, la famiglia ha riportato alla vita ogni spazio: le cantine dei marchesi Pallavicino sono tornate a ospitare i culatelli, la sala di stagionatura ha recuperato la sua funzione, ghiacciaia e prigione sono riemerse dal fango, gli affreschi sono stati restaurati, i camini ripristinati e le stanze rese accoglienti. I lavori sono stati svolti coinvolgendo artigiani locali e utilizzando materiali coerenti con l’epoca originale, in un processo lento e amorevole.
Questo grande traguardo non può essere condiviso con i genitori, ormai scomparsi, ma la famiglia sente ancora la loro presenza e il loro entusiasmo. Oggi una nuova sfida li attende: far conoscere e far rivivere questo luogo, profondamente legato alla sua storia, alla sua gente e al suo territorio.
